L’Agenzia delle Entrate, rispondendo a un’istanza di consulenza giuridica presentata dal CONI, ha fornito importanti chiarimenti in merito al trattamento fiscale dei compensi erogati o percepiti per attività sportive dilettantistiche.
In particolare, l’Amministrazione finanziaria ha confermato che la franchigia fiscale di 15.000 euro trova applicazione per tutti i compensi del settore dilettantistico, indipendentemente dalla categoria reddituale di riferimento.
Ciò significa che:
• la franchigia di 15.000 euro si applica anche a chi adotta il regime forfetario per la determinazione del reddito imponibile;
• tuttavia, ai fini della verifica del limite di accesso o permanenza nel regime forfetario (85.000 euro annui), occorre considerare tutti i compensi percepiti, compresi i primi 15.000 euro esenti da imposta;
• per i lavoratori autonomi che operano nel settore sportivo dilettantistico, l’ente sportivo non deve operare la ritenuta sui compensi fino a 15.000 euro, a condizione che il percettore rilasci un’autocertificazione attestante l’importo totale dei compensi già percepiti nell’anno.
