Il nuovo Codice della Crisi d'impresa e dell'insolvenza entrato in vigore dal 15 luglio 2022 al fine di recepire i contenuti della direttiva 2019/1023/Ue (direttiva Insolvency), ha introdotto uno strumento per le imprese in difficoltà, al fine di prevenire o risolvere situazioni di squilibrio patrimoniale e economico-finanziario reversibili.
Questo strumento, chiamato Composizione negoziata della crisi, è un processo negoziale che non richiede il ricorso al Tribunale, a meno che l'imprenditore non richieda misure protettive di cui all'art.18 del CCII. Consente di facilitare le trattative tra debitore, creditori e altre parti interessate per trovare una soluzione al superamento della crisi attraverso la nomina di un esperto indipendente.
La presenza dell'esperto è necessaria per rassicurare i creditori e dare forza e credibilità alla posizione dell'impresa.
L'istanza per la nomina dell'esperto si presenta accedendo alla piattaforma telematica nazionale, dopo aver predisposto la documentazione prevista dall'articolo 17, c.3 CCII. L'imprenditore può richiedere la nomina di un esperto se è ragionevolmente perseguibile il risanamento dell'impresa e l'esperto nominato agisce come figura professionale indipendente per facilitare i rapporti con i creditori e le altre parti interessate.